Messaggioda platoon » 01/02/2003 - 15:54
Persi i contatti con lo Shuttle, la Nasa: "E' emergenza"
Immagini trasmesse dalle tv Usa fanno presumere che la navetta si sia spaccata in più parti. Dichiarato lo stato di emergenza. L'equipaggio, tra cui un israeliano, doveva atterrare alle 9 e 19 locali (le 15 in Italia).
WASHINGTON – Nessun contatto. Perso ogni segnale. E la Nasa che, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, ammette: “Forse li abbiamo persi”. Sono attimi di forte tensione per lo Shuttle Columbia, con cui, dalle 9 di questa mattina (ora locale, le 15 in Italia), la base di Cape Canaveral ha perso tutti i contatti. Ad aggravare lo scenario sono le immagini, trasmesse dalla Cnn e da altre emittenti televisive americane, che mostrano la navetta dividersi in “più scie”. Se fosse confermato quanto dicono i commentatori, le scie multiple nel cielo lascerebbero presumere che la navetta di sarebbe spaccata in più pezzi. La Casa Bianca ha organizzato una seduta di emergenza.
Squadre di ricerca sono già state mobilitate in Texas, alla ricerca dei sette membri dell’equipaggio, tra cui un israeliano, guidati dal comandante Rick Husband. La loro missione nello spazio doveva durare 16 giorni.
L’ultima comunicazione, avverte la Nasa in una dichiarazione ufficiale, è avvenuta quando la Columbia era a 200 mila piedi di altezza, oltre 60 chilometri. Non erano stati lanciati segnali di allarme e, all’interno dello Shuttle, non erano stati segnalati problemi. La navetta doveva atterrare alle 9 e16 locali (le 15.16 italiane), ma da un quarto d’ora prima dell’orario di atterraggio non si è più saputo nulla. Mentre passava su Dallas, secondo le immagini trasmesse dalle tv americane, la Columbia mostrava ''più scie''. L'indicazione lascia presumere, dicono i commentatori della televisione, che la navetta si sia per qualsiasi ragione spaccata in più pezzi.
Immediate sono scattate le procedure d'emergenza. Il centro di controllo della missione di Houston e al Kennedy Space Center di Cape Canaveral ha attivato tutte le misure d’urgenza per riprendere i contatti con i sette membri dell’equipaggio, tra cui un israeliano, guidati dal comandante Rick Husband.
Prima della partenza della missione la Nasa aveva fatto sapere che non c'è stata notizia di alcuna minaccia specifica contro lo space shuttle o il suo equipaggio. La missione, a cui partecipa anche il colonnello dell'aviazione israeliana Ilan Ramon, era stata ritardata di oltre un anno rispetto al programma originario per problemi tecnici di organizzazione.
Un mese fa alcune incrinature furono scoperte all'interno di un piccolo strumento per la misurazione del carburante in un altro shuttle durante un controllo di routine. E anche stavolta il rischio di un problema tecnico di una certa gravità che blocchi il conto alla rovescia esiste.
Le tenebre dell'ignoranza partoriscono mostri.I fagioli anche.